Vincenzo Galassini

In memoriam

 
Galassini

Vincenzo Galassini, nato a Brisighella, dopo il diploma di geometra ha lavorato presso il Comune di Massa Lombarda e di Faenza in qualità di funzionario tecnico. Ha ricoperto l’incarico di Assessore alla Cultura presso l’Amministrazione Comunale di Brisighella nel 1980 e nel 1981, dando vita in quegli anni alle Feste Medievali. Successivamente è stato Sindaco di Brisighella fino al 1985 e dal 1987 al 1990. Ha ricoperto il ruolo di consigliere presso l’Azienda di Promozione Turistica di Ravenna e di vice presidente della Comunità Montana Faentina. Nel 2003 è stato socio promotore della Fondazione "I Naldi e gli Spada" presieduta dal card. AchilleSilvestrini, nata per ricordare la memoria storica di Brisighella. Ha svolto presso la Fondazione la mansione di segretario. Ha scritto Brisighella negli anni ‘80, I miei primi quaranta ann, con Alessandro Bazzocchi Appunti storici di Brisighella e Val Lamone 1913-1914 e con Andrea Vitali le Feste Medievali di Brisighella. Gli anni d’oro 1980-1995.

 

Se quanto abbiamo brevemente scritto sulla sua vita riguarda la sua attività di politico e scrittore, occorre parlare di Galassini come uomo lungimirante, di grande onestà e intelligenza. Fu lui a comprendere che la proposta di Andrea Vitali, allora operatore culturale presso il Comune di Brisighella, di organizzare una Festa Medievale ad alti livelli, avrebbe potuto favorire il turismo. Così infatti fu. Le Feste di Brisighella, le prime al mondo, oggetto di svariate tesi di laurea, che Vitali diresse artisticamente sotto la guida organizzativa di Galassini, dal 1980 al 1995 furono uno degli appuntamenti estivi più visitati dal  pubblico italiano ed Europeo assieme all'allora Festival di Spoleto e al Festival dei Teatri di Sant'Arcangelo di Romagna.

 

La presenza di eminenti studiosi, quali il Prof. Franco Cardini, il Prof. Paolo Aldo Rossi e il prof. Massimo Montanari, solo per citarne alcuni, unitamente a spettacoli medievali prodotti dalle stesse Feste con attori come Paolo Poli, Renzo Montagnani, Riccardo Cucciolla e altri, con la partecipazioni dei più famosi Ensemble di musica antica a livello internazionale, come la francese La Maurache, Les Menestrels di Vienna, l'Early Music Consort di Londra, gli Ony Wytars o il Katharco Early Music Consort, assieme alli più prestigiose compagnie di danza europee, con ricostruzioni di una filologia tale da emozionare le 50.000 persone che annualmente visitavano quelle Feste, fu il viatico da cui si instaurò una moda, quella di portare lo spettacolo medievale nelle piazze, ancora oggi presente in tutto il mondo occidentale, anche se i livelli culturali e spettacolari raggiunti allora da quelle Feste sarebbero oggigiorno pressoché impossibili da eguagliare. Il giallista Carlo Lucarelli, come scrittore, nacque a Brisighella, su sollecitazione di Andrea Vitali che nel volume Feste Medievali di Brisighella. Gli Anni d'Oro, 1980-1995 viene da Lucarelli ricordato come suo genitore, assieme a Kido Emiliani, riguardo la scrittura. 

 

A Galassini, Andrea Vitali deve la sua passione per i tarocchi. Quando da assessore alla cultura, Galassini gli chiese nel 1984 di organizzare per Carnevale e Quaresima qualcosa per i bambini, Vitali pensò di presentare anche una piccola mostra di tarocchi da realizzarsi per il Carnevale e una di santini per la Quaresima. Poiché il collezionista di santini, a cui Vitali si era rivolto, per motivi di salute non potè prestare la sua collezione da esporre, Vitali si concentrò sui tarocchi, non sapendo in verità tantissimo su quelle carte da gioco, se non quanto aveva appreso studiando il simbolismo medievale all'Università. Anche in questo caso Galassini accettò con entusiasmo la proposta dei tarocchi e non si meravigliò che tutti i giornali del tempo parlassero di quella esposizione nelle pagine nazionali. Il successo fu tale, ma più negli adulti che nei bambini, da sollecitare Vitali ad indagare più a fondo quelle enigmatiche (così allora egli pensava) carte. Se Galassini avesse rifiutato l'idea dei tarocchi probabilmente Vitali non si sarebbe occupato di allargare la conoscenza di questo insieme simbolico. Galassini lo aiutò ancor più, avendo compreso l'importanza di quanto si era fatto e i tarocchi divennero argomento di indagine in ogni successiva Festa Medievale. A Vincenzo Galassini la nostra Associazione deve la propria nascita e ogni gratitudine.

 

Un raro mecenate, da grande uomo che amava la storia sapendo nel contempo apprezzare e stimolare coloro che avrebbero potuto  divulgarla. Inoltre, il suo mecenatismo si espresse, in quanto socio, con numerose elargizioni liberali affinché l'Associazione potesse sopravvivere e continuare le sue ricerche.